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La questione dei termini di cui all'art. 127 ter c.p.c. L’abominio delle non-udienze a trattazione scritta e l’interpretazione abnorme sulla decorrenza dei termini dell’art. 127 ter c.p.c. Avv. Gianmaria V. L. Bonanno

25 gennaio 2023

Ferma la nostra ostinata e persistente contrarietà all’uso indiscriminato e arbitrario della trattazione scritta in luogo dell’udienza, per ragioni politiche prima ancora che processuali, allontanando sempre più il difensore dal processo, segnaliamo che si sta diffondendo tra i magistrati un’interpretazione distorta – a nostro parere – del nuovo art. 127 ter c.p.c. sul deposito di note scritte in sostituzione dell'udienza secondo cui il termine perentorio dei gg. 15 per il deposito delle note che sostituiscono l’udienza, anche se precedentemente fissata, andrebbe calcolato a ritroso dalla data dell’udienza (come poteva avvenire con la diversa normativa emergenziale), ossia “fino a quindici giorni prima dell’udienza”, e non a decorrere dalla data in cui il giudice emette il provvedimento con cui sostituisce l’udienza (che, appunto, non si terrà più) con il deposito delle note scritte. Il tutto arricchito, per giunta, da “inviti” a tenere in considerazione i tempi di lavorazione dei depositi da parte della cancelleria al fine di consentirne l’accettazione in tempi utili per l’udienza (quale?).

Riteniamo, infatti, che il secondo comma dell’art. 127 ter c.p.c. prescriva al giudice di concedere alle parti, per il deposito delle note, almeno gg. 15 decorrenti dal provvedimento di sostituzione, posto che non vi è più logicamente alcun riferimento all’udienza, che non si svolgerà perché sostituita, e posto che il seguente comma 3 scandisce il termine di gg. 30 della successiva attività del giudice proprio dalla scadenza del termine per il deposito delle note. Anche l’ultimo comma dell’articolo, per ciò che concerne gli effetti, equipara la scadenza del termine per il deposito delle note alla data dell’udienza e non all’udienza.

Invitiamo i Colleghi a contrastare questa interpretazione e, comunque, a continuare a pretendere lo svolgimento dell’udienza, anche mediante collegamenti audiovisivi.

Movimento Forense Dipartimento Nazionale Giustizia Telematica

Avv. Gianmaria Vito Livio Bonanno

Avv. Edoardo Ferraro, Avv. Ciro Salmieri, Avv. Marco Appetiti, Avv. Milena Lucia Pepe, Avv. Adriano Scardaccione, Avv. Pasquale Orrico, Avv. Mauro Lanzieri, Avv. Calogera Rosaria Barraco, Avv. Maela Coccato, Avv. Antonio Zago, Avv. Lidia Caso, Avv. Barbara Dalle Pezze, Avv. Agnese Franceschini, Avv. Paolo Alfano, Avv. Alessandro Benvegnù, Avv. Michele Ducoli, Avv. Fabio Fracon, Avv. Francesco Saverio Pavone, Avv. Piero Baldon, Avv. Fabio Raneri, Avv. Dante Bonfiglio

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