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Deposito telematico delle richieste di notificazione e pignoramento. Movimento forense per l'uniformità della regolamentazione, contro il proliferare delle prassi territoriali. Avv. Gianmaria V. L. Bonanno
07 febbraio 2024
In occasione del nostro ultimo convegno, lo scorso 2 febbraio, che ha avuto come tema di discussione anche le notifiche telematiche, abbiamo avuto modo di confrontarci, come sempre, con i Colleghi di molti Fori d’Italia sull’avvio, presso alcuni UNEP, del servizio di deposito telematico delle richieste di notificazione ed esecuzione da parte del difensore all’ufficiale giudiziario, come disposto dalla riforma Cartabia.
È emerso, tuttavia, che stanno già pericolosamente proliferando le prime prassi territoriali, ovviamente e rigorosamente differenti da un Ufficio NEP all’altro, non essendo evidentemente state chiarite dal Ministero, in modo uniforme ed univoco – ferme le prescrizioni normative –, le concrete modalità operative di versamento delle spese e delle spettanze degli ufficiali giudiziari e della relativa restituzione delle eccedenze ai difensori, a tacer delle particolari richieste di collazione degli atti nella trasmissione degli stessi e l’assenza di riferimenti ai duplicati informatici.
Pur apprezzando e sostenendo l’implementazione del servizio, che auspicavamo ancor prima della riforma, per potere completare, finalmente, la digitalizzazione del processo civile in ogni sua fase, il Movimento Forense, in uno con il Dipartimento Nazionale Giustizia Telematica, esorta il Ministero della Giustizia, visto il tempo ormai trascorso per la sperimentazione, ad avviare immediatamente presso tutti gli UNEP il deposito telematico delle richieste di notificazione e di esecuzione da parte del difensore, uniformando, su tutto il territorio nazionale, le modalità operative di versamento e restituzione delle somme di cui agli artt. 32 e 197 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, nonché le modalità di predisposizione e trasmissione degli atti, assoggettandole alle prescrizioni del codice di procedura civile e del codice dell’amministrazione digitale, concernenti la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione telematica dei documenti informatici.
Avv. Gianmaria V. L. Bonanno
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